VARIAZIONE DELLA COMPOSIZIONE
TESSUTALE
E DEL TERRENO BIOELETTRONICO
Le scorie metaboliche si
accumulano negli spazi intercellulari ed anche all'interno delle
cellule, determinando difficoltà negli scambi metabolici e
degenerazione cellulare.
Il digiuno mette in atto un
allontanamento dai tessuti degli accumuli patologici, che si
riversano nel sangue, alterandone a volte transitoriamente i valori
chimici, per essere poi escreti attraverso gli emuntori. Questo
processo determina numerosissime modificazioni nella composizione
tessutale. In particolare è interessante la modificazione, durante
il digiuno, della distribuzione dell'acqua fra i due distretti
intracellulare ed extracellulare. Si sa che una delle caratteristiche
dell'invecchiamento è la disidratazione dei tessuti e in modo
particolare l'inversione del rapporto percentuale tra acqua
intracellulare ed extracellulare. Secondo ricerche recenti del dott.
Salvatore Simeone il digiuno sembra agire reidratando la cellula e
quindi ringiovanendola.
Lo stesso autore ha condotto
misurazioni del fattore RH2 nelle urine, nel sangue e nella saliva
dei digiunanti. Il fattore RH2 indica il valore del potenziale
elettrico della soluzione in esame ed è un parametro che dipende sia
dal pH che dal potenziale di ossidoriduzione. Alcuni ricercatori
negli ultimi decenni hanno rilevato che il valore del fattore RH2 in
persone in buona salute è 22-23 mentre tende a salire fino a 30 in
soggetti affetti da patologie degenerative; inoltre negli anziani e
in genere più alto che nei giovani. Il dott. Simeone ha potuto
rilevare alla fine del digiuno un abbassamento del fattore RH2 su un
campione di 100 soggetti osservati.
Le osservazioni fatte dal
dott. Simeoni e dai suoi collaboratori sono particolarmente
significative perché riguardano non una singola componente ma
parametri che dipendono da fattori molteplici e quindi misurano la
variazione del terreno. Il primo parametro, la reidratazione
cellulare, indica un ringiovanimento del terreno chimico e il secondo
un ringiovanimento del terreno bioelettronico. Queste modificazioni
sono la conseguenza della profonda azione di rimaneggiamento
tessutale determinata dal digiuno, con allontanamento delle scorie
metaboliche.
Il potenziale elettrico
aumenta soprattutto per l'accumulo nei liquidi biologici dei radicali
liberi, che agiscono in senso mutageno, immunodepressivo,
degenerativo, cancerogeno. La diminuzione alla fine del digiuno del
fattore RH2 depone quindi per un allontanamento dal sangue e dai
tessuti, fra l'altro, dei radicali liberi.