Gandhi, noto uomo politico indiano, nel suo libro "Regime e riforma alimentare", afferma: "Per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo".

Albert Mosséri

Albert Mosséri
"La pratica dell’igienismo così come io la pratico oggi è venuta per gradi; ho dovuto percorrere numerose tappe, in quanto avevo bisogno di cercare il regime adeguato, le buone idee, cosa non facile. E una volta trovate le soluzioni, le tentazioni esterne e interne sono talmente forti che le cose trovate non si possono applicare a primo colpo. Furono necessari anni e anni di lavoro per poter praticare l'igienismo puro...."

A R C H I V I O

Piu' impariamo le leggi della natura che regolano e governano la nostra salute, meno dobbiamo temere il distruttivo attacco della malattia. A. Ehret

Consumo di materia organica




METABOLISMO E BIOCHIMICA








Durante il digiuno il corpo attinge alle sue riserve di grasso, proteine, glicogeno (queste ultime assai scarse, come vedremo) vitamine e sali minerali. “L’intelligenza somatica” è in grado di distinguere le diverse componenti dell'organismo e di far sopravvivere quelle indispensabili alla vita a spese di quelle non necessarie o superflue o addirittura dannose. La perdita di peso durante il digiuno è infatti un processo guidato con precisione e questo è stato sottolineato da numerosi ricercatori.
Riportiamo le parole dello Starling, testo classico di fisiologia: (nel digiuno) "Quegli organi che sono più necessari al mantenimento della vita, il cervello, il cuore, i muscoli respiratori, subiscono una ben piccola perdita di peso. Degli altri tessuti, il grasso, che è puramente una riserva, viene usato per primo e durante il digiuno può venire consumato il 97% del grasso totale del corpo. L'azoto necessario per l'organismo sembra sia fornito principalmente a spese dei muscoli e delle ghiandole. In alcuni tessuti, per esempio il fegato ed il pancreas, si può constatare un evidente impicciolimento delle cellule. Possiamo supporre che durante il digiuno tutti i tessuti subiscano un lento processo di autolisi con versamento dei prodotti di questa nel sangue, e che i tessuti attivi assumono il materiale liberato da tutte le altre cellule del corpo, in modo da mantenere il loro peso a spese di tutte le altre. 

CONSUMO DI PROTEINE, GRASSI, GLUCIDI

Dalla quantità di azoto nelle urine, come è noto, si può risalire al consumo proteico, mentre dalla quantità totale di anidride carbonica si può calcolare il consumo dei grassi e dei glucidi, conoscendo il quoziente respiratorio.
Valutando la perdita di azoto in Succi si può vedere che in generale il consumo giornaliero delle proteine è andato gradualmente diminuendo (sempre più lentamente). Il perturbamento di questo andamento ad es. al 13° o al 25° giorno, dipendono da variazioni esterne: variazione di attività fisica, assunzione di peptone ecc. Notiamo inoltre che il consumo proteico, pur diminuendo, non raggiunge quei valori assai ridotti.

Mentre il consumo proteico va diminuendo dal principio alla fine del digiuno, il consumo del grasso si mantiene pressoché uguale durante tutto il periodo dell'inanizione o diminuisce di poco.
Altri ricercatori hanno riscontrato sia su animali che su uomini un quasi costante aumento dell'eliminazione dell'azoto nei primi 2-3 giorni.
Recentemente si è compreso il motivo di questo aumento della eliminazione di azoto e quindi di consumo proteico nei primi giorni e la successiva diminuzione.
Essa ha una spiegazione più complessa ed un significato di maggiore portata rispetto alla spiegazione riferita da Luciani e da lui attribuita al Voit: nei primi 2-3 giorni si consumano le proteine circolanti nel sangue che sarebbero più facilmente combustibili delle proteine organizzate e quindi metabolizzate con maggiore rapidità.
Come vedremo l’aumento iniziale della eliminazione di azoto, e quindi del catabolismo proteico, è da imputare al rapido consumo delle riserve glucidiche che comporta inizialmente, quando l’organismo non si è ancora adattato al digiuno con opportuni adattamenti biochimici, una notevole neosintesi di glucosio, necessario soprattutto come fonte energetica del sistema nervoso: la neosintesi glucidica determina un notevole consumo proteico che si ridurrà rapidamente a livelli minimi quando il sistema nervoso comincerà ad utilizzare i corpi chetonici al posto del glucosio, in genere entro la prima settimana di digiuno. (Vedi: Trasformazione durante il digiuno)